t'osservo attentamente ogni qual volta mi parli della tua cara musica. Mi piace cogliere le sfumature della tua voce, le parole che attentamente scegli, come calibri i momenti di pausa, quelli in cui lasci sfuggire un sorriso o quello in cui abbassi gli occhi in segno di umiltà. E' bello vedere come custodisci il tuo sapere e come proteggi questa tua piccola creatura, impaurito, al sol pensiero che qualcuno possa sfiorarla. Incredula ti sto accanto e penso che, anche se lontanamente, io faccio la stessa cosa con la scrittura. E' così: quando credi in quello che fai, mai e poi mai, vorresti che gli altri entrino nel tuo mondo per distruggerlo; anche se, il tuo, di certo è più solido del mio. Ha radici ben più forti, successi ricevuti ed un pubblico pronto ad acclamarti. E' bello vedere che sei circondato da persone che credono in te e te li meriti tutti gli applausi che ricevi. Amo osservare, poi, lo sguardo imbambolato e bellissimo di tua madre che fissa incantata ed orgogliosa suo figlio proprio nel momento in cui suona. Ed io faccio la stessa cosa: ci passerei ore ad ascoltarti.  



e allora perchè non condividere questo desiderio con tutti gli altri? Magari chi non ti conosce ancora ti apprezzerà più di altri ed imparerà a conoscere quell'IRREFRENABILE FOLLIA che caratterizza la tua vita! 

http://www.youtube.com/watch?v=GE6sqpDlxrE

Eccoti in una serata con Ambrogio Sparagna a Monte San Biagio...


sarà che sono donna e come tutte le altre donne ho il sesto senso, sarà che se una persona vale lo si vede subito, sarà che  in tutto quello che fa, lui, ci mette amore riuscendo a trasmettere tutta la sua passione a chi lo ascolta. Sarà pure che non ci capisco nulla di musica e che se ora so distinguere un musicista 'bravo' da uno 'meno bravo' è solo grazie a lui. Ma mettici anche il caso che 'a volte non tutti suonano al massimo delle loro possibilità' o che ognuno comunica in modo diverso. Oppure che le emozioni cambiano da canzone a canzone, da chi le compone a chi le produce e che se non ti importa niente di quella persona magari le senti invece di ascoltarle. Ecco con lui ho imparato a fare questo. Diciamo che mi ha quasi costretto: non sento più, ma ascolto. E sai perchè? Perchè lui non è la classica persona che si pone su un piedistallo e ti dice 'io compongo canzoni quindi sono un Dio, venerami e rispettami perchè non potrai mai diventare bravo come me'. No, lui non è così. Sembra quasi che si scusi ogni qual volta ti faccia provare qualcosa di nuovo ascoltandolo... Si mette lì, in un angolo, e tira fuori il meglio di sé. Lo vedi lì, in quella sua aurea di bravura quasi divina che suona e ti senti quasi un prediletto ad ascoltare le sue note. Gli bastano pochi secondi ed il gioco è fatto: ti conquisterà il cuore per sempre! Hai presente quando esce il cd del tuo cantante preferito e non fai altro che premere play per riascoltare la milionesima volta la stessa traccia? Beh, farei lo stesso con lui! E' incredibile ciò che riesca a farti provare con delle semplici note, con l'accostamento di suoni diversi, ma mai scontati, con la maestria e la velocità racchiusa nelle sue piccole mani e con quegli occhi in cui sfido chiunque a non perdersi in essi....

La musica, quand'è di profondo gradimento, amplifica la bontà dell'animo, ti rende sensibile ed è umile al tempo stesso. Questo accostamento improbabile di stati d'animo è la più alta forma di piacere...Ecco perchè quando si è innamorati ci si dedica canzoni...I veri artisti sono coloro che riempono d'emozione le canzoni create da loro e non lo fanno avidamente...donano tutto ciò che hanno.

...tra il rossore di un tramonto di un giorno qualsiasi di luglio...



...e poi lo hai detto tu che le mani degli artisti sentono. Lo hai detto tu tra il rossore di un tramonto che si spegneva in un giorno qualunque di luglio, tra coloro che condividono la tua stessa passione, con gli occhi lucidi, conquistandomi. T'ho ascoltato attentamente, quasi analizzato, ma non ho trovato nulla che non andasse in quelle parole dette gesticolando con la tua mano destra. Da lì a poco saresti salito su quel palco dove, le note, si sarebbero trasformate in emozioni, proprio come le lettere di un libro in parole. E fingevo d'esser indifferente, di non farmi ingannare da quelle parole che dicevi, ma che ci vuoi fare! Vado pazza per tutti gli artisti e te, anche se piccolo d'età, davvero uno di quelli grandi sei, uno di quelli che t'entra nel cuore e poi difficilmente ne esce, perchè sali su quelle tavole impolverate e dai vita ad un mondo tutto tuo dove, solo pochi eletti che sapientemente scegli, ne entreranno a far parte, perchè mi fai venire i brividi ogni volta che ti ascolto, o solo ti guardo fare quello che ami, perchè sei unico nel tuo genere e non ti vanti mai... Poi sei salito, t'ho ascoltato orgogliosa. 'Sì, è lui...quello col cappellino magico!! Quello che schiva la fotografa e di farsi immortalare proprio non ne vuole sapere...quello che sta nel centro della scena solo per fare quello che ama e appena può scappa, quello che ha un'anima troppo grande...uno spartito immenso sul quale scrivere tutte le note della propria vita...quello che guardarlo negli occhi e dirgli 'grazie per quello che mi hai fatto provare' proprio non mi riesce'' ecco cosa volevo fargli sapere... ma poi son la solita fannullona, viene vicino a me e non riesco neanche a dirgli un insignificante 'bravo'. Che poi neanche gli avrebbe reso giustizia sa. No, non lo avrebbe fatto... Ed è la stessa persona a cui auguro mille e mille più tavole impregnate di musica, scuole in cui perfezionare l'arte, persone degne di te ed una ragazza che sappia amorosamente accogliere le tue mani quando, stanche, vorranno solo riposare. E' per te che sta sera scrivo, è di te che la mente mia è piena sta sera, è per te che la sera mi siedo fra un pubblico di paganti...è a te che voglio un bene sincero...è da te che non smetterò mai d'imparare....sei unico tesoro mio....



questo blog nasce dal desiderio di far conoscere, a più persone possibili, questo piccolo-grande artista: MATTEO DI PROSPERO. 
Matteo nasce il 29 luglio del 1994 e fin da subito si appassiona alla musica.



Iniziato a suonare l'organetto a soli sei anni, non lo abbandonò mai più.  Certo, la strada è stata lunga è faticosa, ma tutto l'impegno messoci anni a dietro ora è stato ripagato. Dopo aver cominciato la frequentazione del Conservatorio di Latina, Matteo si è avvicinato ad altri strumenti quali il pianoforte ed il sassofono pur rimanendo fedele al suo preferito! Nel 2011 è diventato campione italiano di fisarmonica diatonica partecipando al concorso con una canzone scritta da lui: Tribak.


Aprendo questo link, potete ascoltare un'altra sua canzone Spirito Ribelle...


Inutile dire che è bellissima!